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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

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lunedì 15 aprile 2024

CER, autoconsumi ed efficienza energetica ☀️ Verona, 18 aprile 2024

 

giovedì 11 aprile 2024

Gravidanza per altri: con la tua firma abbiamo aperto il dialogo. Grazie

 

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Consegna firme

Cara Alba,

grazie a te e ad altre 10.662 persone che hanno firmato la petizione per una legge sulla gravidanza per altri solidale, gli scorsi 4 e 5 ottobre abbiamo consegnato queste firme agli Onorevoli Gilda Sportiello e Benedetto Della Vedova nei loro ruoli di Segretari della Presidenza della Camera dei deputati, a cui abbiamo chiesto di impegnarsi per la calendarizzazione della nostra proposta di legge.

Ti voglio quindi ringraziare perché anche grazie alla tua firma hai reso possibile un’apertura al dialogo su questo tema e, speriamo, anche una vicina calendarizzazione della nostra proposta legislativa così da superare ogni discriminazione e rendere possibile la gravidanza per altri solidale anche in Italia.

Come Associazione Luca Coscioni il nostro impegno quindi non si ferma.

Continueremo a fare pressione sui parlamentari e nelle aule di Tribunale per superare i divieti previsti dalla L. 40 del 2004 e per introdurre una disciplina sulla GPA che possa tutelare al meglio tutti i soggetti coinvolti, senza più discriminazioni. 

Il nostro prossimo obiettivo è ambizioso, ma raggiungibile: vogliamo raccogliere un totale di 20mila firme per portare la voce delle cittadine e dei cittadini che come te chiedono una legge sulla gravidanza per altri solidale.

Il tuo supporto è stato fondamentale e spero di poter contare su di te chiedendoti di condividere ai tuoi contatti la petizione. Mi dai una mano?

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Alba, stiamo lavorando duramente per raggiungere questi risultati; saperti al nostro fianco è molto importante per noi. Sono sicura che insieme possiamo farcela. 

Grazie per aver letto questo mio messaggio.

Un caro saluto e a presto.

Filomena Gallo
Segretaria Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS


Filomena Gallo


P.S. Ti lascio anche il link per riguardare la registrazione del convegno "Famiglie e diritti universali", tenutosi lo stesso giorno della consegna delle firme: guarda la registrazione qui. Ti scriverò la prossima settimana con nuovi aggiornamenti. Grazie ancora!

mercoledì 3 aprile 2024

“Famiglie e diritti universali. Libertà e autodeterminazione nei percorsi di gravidanza per altre e altri”. Convegno, flash mob e conferenza stampa

 

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PARTECIPA 

al flash mob “Famiglie e diritti universali” e alla conferenza stampa che si terranno dalle 12.00 alle 14.00 a Largo di Torre Argentina, Roma, il prossimo 5 aprile per sostenere i diritti di tutte le famiglie.


In un momento in cui si riparla di rendere un reato universale la gravidanza per altri, noi vogliamo invece tutelare tutte le persone e di tutte le famiglie e garantire loro gli stessi diritti. Nello stesso giorno si terrà a Roma un convegno internazionale per l’abolizione universale della maternità surrogata.

Se vuoi, puoi seguire il nostro convegno “Famiglie e diritti universali. Libertà e autodeterminazione nei percorsi di gravidanza per altre e altri”, co-organizzato da noi e dall’Associazione Famiglie Arcobaleno, su Zoom e YouTube.

A partire dal 28 marzo 2024 potrai registrarti per partecipare. Si precisa che per registrarsi a partecipare in presenza agli incontri al Senato è necessario compilare tutti i campi indicati al link di cui sopra. I partecipanti accreditati riceveranno una mail di conferma, con i dettagli per l’accesso alla sala del Senato. 

Spero di vederti il 5 aprile.

Filomena Gallo, Avvocata e Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni


Per contatti: Roberta Spina - roberta.spina@associazionelucacoscioni.it| 347 82 66 860

Per approfondire:

Si ricorda che l’accesso alla Sala è consentito con abbigliamento consono e, per gli uomini, c’è l’obbligo di giacca e cravatta.

sabato 30 marzo 2024

IRAN: a che punto è la lotta delle donne e degli uomini per la libertà dai tiranni ayatollah?

 Ricordate DONNA-VITA-LIBERTA', il grido che da piu' di un anno è simbolo della rivolta contro il regime liberticida degli Ayatollah?
 Che per centinaia di manifestanti ha significato essere buttati in carcere, torturati e uccisi,  donne e uomini, bambini e adolescenti ? 

Essi continuano la lotta non solo in strada ma anche dalle carceri e chiedono l'appoggio e il sostegno della comunità internazionale, il nostro.

AMg




I ‘MARTEDÌ NERI’ DI SCIOPERO DELLA FAME IN CARCERE CONTRO LA PENA DI MORTE
I prigionieri politici di cinque carceri iraniane, che da sette settimane partecipano a scioperi della fame di massa contro la pena di morte, hanno chiesto il sostegno di "tutte le coscienze vigili e delle persone libere".

Secondo le informazioni ottenute da Iran Human Rights, i prigionieri politici del carcere di Ghezel-Hesar, del carcere di Evin, del penitenziario di Karaj, del carcere centrale di Mashhad e del carcere centrale di Khorramabad hanno iniziato ogni martedì uno sciopero della fame contro l'applicazione della pena di morte.
Lo sciopero della fame è stato avviato dai prigionieri politici della prigione di Ghezel-Hesar, ad Alborz, dove vengono eseguite esecuzioni collettive su base settimanale dopo la chiusura della prigione di Rajai Shahr (Gohardasht), avvenuta la scorsa estate.

Il primo sciopero della fame ha avuto luogo il 29 gennaio 2024, in quello che è diventato noto come "Martedì nero", dopo che i funzionari del carcere hanno represso le proteste contro la pena di morte nella prigione.
Nel corso delle ultime sette settimane, i prigionieri politici di altre quattro grandi carceri si sono uniti agli scioperi su base settimanale.
Nel 2023, almeno 834 persone sono state giustiziate in Iran, con 7 impiccagioni effettuate in spazi pubblici.

La seguente dichiarazione è stata rilasciata l'ultimo martedì dell'anno solare iraniano (19 marzo del calendario gregoriano), che segna l'ottavo “martedì nero”.

Al nobile e libero popolo dell'Iran,
Noi, un gruppo di prigionieri, siamo in sciopero della fame ogni martedì da sette settimane per protestare contro l'emissione di sentenze capitali ed esecuzioni e per fermare la macchina delle uccisioni e delle esecuzioni.
Oggi, l'ultimo martedì dell'anno, mentre scioperiamo per l'ottava settimana, ricordiamo tutte le vittime del sistema di repressione della tirannia religiosa, in particolare quelle giustiziate.

L'obiettivo della nostra campagna "Martedì nero" e degli scioperi della fame settimanali è quello di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sul fatto che "
la pena di morte è un omicidio di Stato, è una punizione irreversibile e uno strumento di repressione e intimidazione del dispotico governo di minoranza che governa il Paese".
Siamo profondamente grati per il sostegno di tutti coloro che hanno aderito alla campagna dei "Martedì neri" per "No alla pena di morte" e sono diventati le nostre voci.

Ora, alla vigilia del nuovo anno e dell'arrivo della primavera della natura, porgiamo i nostri saluti a tutti i nostri compatrioti e ci auguriamo che il nuovo anno sia l'anno della vittoria del popolo iraniano e della realizzazione della libertà e della giustizia. E presto, in una società libera da discriminazioni, violenza, tirannia e sfruttamento, emergerà un sistema che garantisca i diritti umani a tutti i cittadini e saranno aboliti ordini medievali come la pena di morte.

Siamo fiduciosi che non sia lontano il giorno in cui il popolo iraniano otterrà il potere democratico di determinare il proprio destino e nessun cittadino sarà soggetto a oppressione e ingiustizia a causa della propria opinione. Ma fino a quel giorno, consideriamo nostro dovere morale continuare a protestare contro la pena di morte da dietro le sbarre anche l'anno prossimo, e chiediamo a tutte le coscienze vigili e alle persone libere di sostenere la nostra campagna.

Infine, alla luce dei recenti rapporti presentati al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite e della necessità di condannare a livello internazionale le violazioni dei diritti umani e le esecuzioni in Iran, crediamo che la vittoria del popolo e il raggiungimento della giustizia non siano possibili se non attraverso l'unità e la solidarietà del popolo iraniano.
 Nel caso della pena di morte, sottolineiamo la necessità di unità e azione collettiva per fermare le esecuzioni a prescindere dalle opinioni, dalla nazionalità, dall'etnia, dalla religione e dal tipo di accuse, e chiediamo il sostegno di tutte le coscienze libere in Iran e nel mondo per percorrere questo difficile cammino.

U
n gruppo di prigionieri in sciopero della fame del "martedì nero" nelle carceri di Ghezel-Hesar, Evin, Karaj, Mashhad e Khorramabad.
(Fonte: IHR, 20/03/2024)